Nuova seduta di correzione. In Europa hanno pesato i timori sui rincari a doppia cifra sull’inflazione inglese +10,1% a/a – con la BoE che si aspetta un picco perfino del 13% – mentre nel Vecchio Continente il tema energia ha continuato a tenere banco, con la corsa inesorabile del gas e dell’energia. Intanto l’Eurostat ha rivisto leggermente al ribasso il Pil destagionalizzato dell’Eurozona al +0,6% nel secondo trimestre dell’anno e +3,9% su base tendenziale (da +0,7% e +4%). Questo in un contesto di attesa sulla lettura nella serata sui verbali del Fomc.
Piazza Affari corregge, lasciando oltre 1%, ma peggio fa Francoforte con un pesante -2,04%. A Milano bene Campari, la quale beneficia delle ottime trimestrali di Carlsberg sulle vendite nel primo trimestre. Continuano a sovraperformare le utilities ed infine le petrolifere, grazie al rimbalzo sul petrolio.
Negli Stati Uniti lo S&P 500 è stato negoziato solamente in territorio negativo. Tuttavia, bisogna pure ricordare come viene da quasi un +11% di guadagni negli ultimi 30 giorni. In un mercato in modalità di attesa per le letture dei verbali FOMC, non sono stati di supporto le pubblicazioni sugli utili. Da una parte un deludente annuncio sugli utili da parte di Target dall’altra sui semiconduttori (e quindi sul Nasdaq) Analog Devices è scesa di oltre il -4% con dopo che il suo Ad ha dichiarato che “l’incertezza economica sta iniziando ad avere un impatto sulle ordinazioni”.
Il rilascio del rapporto sulle vendite al dettaglio di luglio ha mostrato che le vendite sono rimaste invariate il mese scorso, sebbene i dettagli sottostanti offrano una visione leggermente più positiva dello stato del consumatore. Da una parte diminuiscono le vendite delle stazioni di servizio, riportando quindi beneficio del calo dei prezzi della benzina. In modo incoraggiante, escludendo benzina e automobili, le vendite al dettaglio sono aumentate di un sano 0,7%, trainate da un forte aumento degli acquisti online (bisogna anche ricordare che il 12/13 luglio si è tenuto l’Amazon Day). Con un’inflazione che a luglio ha registrato un calo ciò significa che questo aumento dello 0,7% riflette un aumento dell’attività di vendita nominale, suggerendo che la spesa dei consumatori sta resistendo bene nonostante i timori di recessione.
Le aspettative sui prossimi rialzi dei tassi della Fed rimangono il motore principale sia per le azioni che per le obbligazioni. Ieri il rendimento dei Treasury a 10 anni è stato scambiato al rialzo, suggerendo che anche l’aspettativa di un approccio più aggressivo da parte della Fed ha pesato sul sentiment. Sul fronte azionario solo i titoli energetici hanno chiuso al rialzo, grazie ai rincari del greggio.
Verbale del FOMC: Il verbale della riunione del FOMC di luglio ha fornito poche indicazioni concrete sul ritmo di rialzo dei tassi delle prossime riunioni. La Fed continuerà ad inasprire la politica monetaria poiché le pressioni inflazionistiche di fondo rimangono forti e i tassi saranno probabilmente mantenuti in territorio restrittivo per “un po’ di tempo”. Tuttavia, viene inoltre riportato “probabilmente sarà appropriato a un certo punto rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi ufficiali”.
Appuntamenti odierni: In Norvegia è atteso nella mattinata un aumento di 50 punti base da parte di Norges Bank, portando così il tasso di riferimento all’1,75%
In Europa l’inflazione sarà protagonista con le letture finali di luglio e con il mercato che si aspetta la conferma di rialzo al 8.9%
Sul fronte dei dati societari i principali protagonisti saranno Estee Lauder, Tapestry, Ross Stores, NetEase, Macy’s, Kohl’s e Applied Materials. In Europa riflettori su Adyen, Nibe Industrial, Geberit e Embracer Group.
Criptovalute: mercati in leggere flessione, in sintonia con i movimenti azionari. Bitcoin continua a flirtare con la sua media mobile settimanale a 200 periodi, la quale sta offrendo area di supporto alle pressioni ribassiste mentre al rialzo è la media mobile giornaliera a 100 periodi a riportare la maggiore presenza di venditori.
n attesa del merge di Ethereum la sua Foundation chiarisce alcuni dei suoi punti.
Ricordando come il merge sarà la fusione dell’attuale Ethereum Mainnet con il sistema proof of stake di Beacon Chain. Tale passaggio segnerà quindi la fine del PoW, ponendo le basi per futuri aggiornamenti, incluso lo sharding (partizioni più piccole della rete per ripartire il carico). Da un punto di vista ambientale il passaggio dovrebbe portare alla riduzione del consumo energetico della rete del 99.95%. L’aspetto maggiormente importante su percezioni errate della fusione è che tale passaggio non genererà riduzione delle tariffe gas di Ethereum. La fusione è infatti un cambiamento del meccanismo di consenso, non un ampliamento della capacità della rete, e non comporterà una riduzione delle tariffe del gas.
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