La seduta di giovedì si chiude con rialzi sui mercati europei, con Milano protagonista, e con una Wall Street poco tonica, in grado di chiudere tuttavia in leggero rialzo tra rapporti economici e trimestrali contrastanti.
In Europa l’inflazione di luglio viene confermata al 8,9%, in rialzo su base mensile dello 0,1%. A contenere il rialzo le minori pressioni energetiche, sebbene si continui ad assistere ad un’accelerazione nel comparto dei prodotti alimentari. Se da una parte i prezzi del Brent registrano dei cali dall’altra ad aggravare la pressione energetica i decisi rialzi dell’elettricità e sul gas, con il benchmark TTF scambiati a 241 euro/MWh (+53% negli ultimi 30 giorni). Situazione che potrebbe quindi compromettere il percorso della Bce, con l’aumento dei prezzi dell’elettricità e dell’energia, l’inflazione complessiva aumenterà e rimarrà elevata nel quarto trimestre e fino al prossimo anno, il che rappresenterà un difficile equilibrio per la BCE nel periodo a venire.
Negli Stati Uniti le richieste sui sussidi di disoccupazione riportano un calo, per la prima volta in tre settimane, offrendo segnali di forza della domanda del lavoro. Anche sul fronte manifatturiero l’indice di Philadelphia è cresciuto inaspettatamente ad agosto. per la prima volta in tre mesi, sebbene le prospettive siano rimaste deboli. Infine, resta debole il comparto edilizio, con le vendite di case esistenti in calo per il sesto mese consecutivo.
In tale scenario in America Cisco registra i maggiori rialzi all’interno del Nasdaq 100, grazie ad una buona lettura sugli utili e con previsioni ottimistiche per il futuro. Sul versante opposto crolla Bed Bath & Beyond -19% dopo che RC Ventures del magnate Ryan Cohen (e presidente di GameStop) ha intascato un profitto di 68,1 milioni di dollari dalla vendita della sua partecipazione in Bed Bath & Beyond Inc., portando a caso un guadagno del 56% su un investimento che ha detenuto per circa sette mesi. Kohl’s Corp. ha perso terreno dopo che l’operatore ha tagliato i suoi guadagni per l’intero anno e le previsioni di vendita per il secondo trimestre consecutivo a causa di un’inflazione che sopprime la domanda. Bene Applied Materials nell’after hours dopo che il più grande produttore di macchinari utilizzati per la produzione di semiconduttori ha fornito previsioni di vendita ottimistiche per il periodo in corso a fronte di “venti contrari”.
In generale bene il comparto energetico, il quale beneficia dei rialzi del greggio, e quello tecnologico. In calo invece il Real estate e sanitario.
Turchia protagonista. Se da un punto di vista geopolitico Ankara abbia nuovamente trovato il suo vecchio splendore, diventando il vero ed unico mediatore tra Ucraina e Russia e riallacciando i rapporti con Israele, da un punto di vista economico la ricetta Erdogan mostra notevoli lacune. La banca centrale turca ieri ha tagliato i tassi di 1 punto percentuale nonostante viaggi con un tasso di inflazione di quasi il 70%. Negli ultimi 5 anni la lira turca ha perso ben il 412% nei confronti del dollaro e il 340% nei confronti dell’euro. Come possiamo osservare dal grafico i cali sulla lira turca (il rialzo della coppia USDTRY) sono stati originati da una politica monetaria accomodante, ponendo pertanto pressioni sul costo del denaro (inflazione). Con una banca centrale che ha perso la sua funzione e soprattutto la sua indipendenza diventa complicato uscire da tale scenario. Intanto la coppia USDTRY ha rotto l’ultima resistenza in area 18 TRY e la corsa potrebbe continuare.
Appuntamenti odierni: Giornata ormai priva di importanti pubblicazioni macroeconomiche che lascerà gli investitori digerire le ultime notizie prima del simposio di Jackson Hole atteso per il prossimo giovedì.
Inflazione è stata protagonista in Giappone (salita al 2,6%, annotando l’undicesimo mese consecutivo di aumento dei prezzi al consumo e, soprattutto, il ritmo più veloce da aprile 2014).
In Europa alle 08:00 è stato il turno della Germania a rilasciare il dato sull’inflazione alla produzione relativa al mese di luglio. Dato, purtroppo, decisamente al rialzo +37,2% a/a rispetto alle attese poste ad un +32% e con una variazione mensile del +5,3% (il massimo mai registrato) rispetto ad attese poste allo 0,6%. Come possiamo osservare il dato rappresenta un nuovo massimo storico e le pressioni energetiche in deciso rialzo (105,0% contro l’86,1% di giugno), in particolare la distribuzione di gas naturale (163,8%) ed elettricità (125,4%). Situazione critica con un’inflazione a monte che registra un differenziale rispetto a quella a valle (al consumo) in deciso rialzo e sui valori storici, generando pertanto ulteriori pressioni inflazionistiche nel prossimo futuro.
Sul fronte societario riflettori puntati sui numeri di John Deere, Foot Locker Vipshop.
Criptovalute: Non un buon inizio di giornata per il mondo delle criptovalute, alle prese con importanti liquidazioni di posizioni aperte. Ben 290 milioni le posizioni di acquisto liquidate, di cui 119 milioni quelle su BTC (stando ai dati coinglass).
Pressioni che da un punto di vista tecnico innescano nuovi timori, con la caduta (se confermata) al di sotto delle media mobile settimanale a 200 giorni e con i vari indicatori tecnici (Bande di Bollinger, RSI, MACD e ADX) a generare ulteriori pressioni al ribasso. Le tenute delle aree di $20mila e 18 mila i principali supporti da monitorare, in questo primo ribasso.